Marc Chagall




Freefind - Search this site

  Click Enter
Google - Search the Web

Click Enter






Link:
LETTERA DAL PONENTE/ 3

Link:
LETTERA DAL PONENTE/ 4



 



MARC CHAGALL AD APRICALE - ETTORE GABRI A IMPERIA

 

Poi, ci si sposta e si va ad Apricale. Qui si allungano i punti interrogativi…Apricale è ormai da anni un punto di riferimento consolidato per gli appassionati d'arte contemporanea nell'area delle Alpi Marittime. Ci sono stati momenti importanti, il luogo è accessibile e selvaggio quanto basta, uno zabaione non lo si nega a nessuno, tutto sembra imporsi con una dimensione culturale di alto profilo.
Per me, comunque…c'è un però. Non si può negare la validità di molte realtà espositive. La scelta di un riferimento alla tematica dell'incisione è comunque intrigante. Poi si è riusciti ad andare oltre. Ricordo la mostra sul tema della donna "Femme"…una sequenza di suscitanti interrogativi, di introspettive indagini, di tematiche inquiete…e comunque un titolo francese. Ecco, qui forse c'era un inizio. L'inizio è però quello di un possibile asservimento culturale…inutile negare la parola. Asservimento ?! Picasso, poi Chagall…ora Chagall…ma ci si può immergere nel mondo di Chagall ancora meglio al non lontano Message Biblique nizzardo. E così gli Italiani vanno a Nizza e magari i Francesi non salgono ad Apricale, anche se ci sarà comunque una buona capra e fagioli ad attenderli. Ed un bicchiere di rossese. Oh, per carità, poi magari il pubblico arriva lo stesso, però mi sembra che si potesse diventare un po' meno francofoni in un anno in cui i riflettori erano puntati su Genova O4, persino a Nizza, con la sua mostra La Belle et la Superbe a Palazzo Lascaris. Perché non proporre allora Chagall o qualsiasi altra realtà del Midi ospitale con realtà liguri o italiane o anche internazionali, su temi specifici ? Perché appiattirsi su di una collezione monotematica, quasi ad essere galleria privata, quando poi in realtà le risorse sono pubbliche?

Mostra di Chagall
In collaborazione con la Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence.
Periodo 8-12-04 15-03-05.
Aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle ore 14h30 alle ore 18h30. Ingresso 6 euro.

Piacevole sorpresa invece ad Imperia, centro culturale polivalente di Piazza Duomo, con la riscoperta di Ettore Gabri. Quando la luce diventa colore, mostra pittorica pura, dal 19 dicembre 2004 al 10 febbraio 2005, con vari patrocini e l'organizzazione dell'ufficio culturale del Comune di Imperia. Il quale, peraltro, non smentisce le sue possibilità con l'uscita dilazionata del catalogo, presentato il 21 gennaio 2005. Ettore Gabri era un architetto atipico, viaggiatore, impegnato a lungo nel sud America, approdato in Liguria dove si distingue per alcune creazioni senza compromessi. Spirito eclettico e ricercatore, ad un certo punto lascia la professione per dedicarsi alle sue intime passioni: poesia e pittura, e non è possibile dire in quale ordine. Il titolo della mostra, apparentemente scontato, è dovuto ad una sua intuizione poetica, che va letta nella sua completezza: "la luce diventa colore / il colore incalza la luce". La produzione è vasta e giocata su di una sequenza evolutiva ben definita e giocata fortemente sulla realtà cromatica. Si comincia con una realtà figurativa, sia pure sfatta, sfrangiata e già materia: vedute di porti, di fabbriche e notevolissimi particolari di olivi. Qui si nota la capacità: davvero uno dei pochi artisti che abbia potuto "rendere" il colore dell'olivo. Dispiace quasi che non vi siano maggiori prove di questa sua inclinazione ispirativa. Di seguito inizia la grande avventura del colore steso puro, fuoriuscito dal tubetto, a colpi di spatola. Dapprima costruttivo, a rendere immagini percepibili in svariato modo, fino alle sinfonie di grande formato, dispiegato con un moto circolare rotatorio avviluppato che gioca sugli accordi ed il crescendo di tono. Le sale laterali, in questo senso, rendono meglio la possibilità espressiva. Sono opere da godersi a distanza ed in effetti la sede espositiva in questo senso non appare molto favorevole, con gli spazi certo praticabili e piacevoli, ma non capaci di consentire la necessità profondità di sguardo. Da vedere, comunque.

Orario di apertura: feriali e festivi dalle 16.00 alle 19.00, lunedì chiuso.
Visite al mattino su appuntamento per scuole, gruppi ed associazioni.
Tel. 0184 701551 o 60847.








 

Lettera sulle arti a Genova - a cura di Sandro Ricaldone      Home      Top      Contact