Bernardo Asplanato, Ragazza in giallo, 1994




Freefind - Search this site

  Click Enter
Google - Search the Web

Click Enter







Link:
LETTERA DAL PONENTE/ 3

Link:
LETTERA DAL PONENTE/ 4



 



BERNARDO ASPLANATO A DIANO MARINA

 

Altro giro, altra mostra. Ci spostiamo nel contesto dianese. Qui recentemente c'è fermento. Si spera che il Museo Civico da poco inagurato, con il plauso di molti, possa fare da volano ad un'attività espositiva di rilievo. Il Museo Civico ha pure un'accogliente sala espositiva e così ecco che ci si presentano le Donne tra realtà e immaginazione di Bernardo Asplanato. Un'esposizione di cui si può dare una visione retrospettiva, essendosi chiusa il 6 gennaio. Non molte opere, ma significative ed adeguatamente presentate nella scelta della factory Artemisia e nella voce critica di Fulvio Cervini.
Il tema è quello della figura femminile. Molto piacevole e molto mediterraneo, come segnala Giovanni Choukadarian. Il paesaggio ligure qui è umanizzato nelle fattezze forti di una realtà femminile scandagliata con vigore, anche se vi sono passaggi, antichi e poi recenti, di riferimento ad un candore primigenio e stupito, di fronte alla bellezza dell'altra metà del cielo. Le risposte rimangono celate nelle poche dichiarazioni dell'autore, relativamente schivo, che ha tradotto la propria esperienza di vita anche in una cifra stilistica. Una chicca da non perdere. E peccato per chi l'ha fatto.
Pochi passi ancora a Diano, ed eccoci alla nuova sede della Bottega d'Arte Civiero (via Biancheri 33-35). Uno spazio privato, apparentemente anonimo, ma piccolo scrigno di tesori. Per la fase natalizia ecco una serie di presenze notevoli, che fa piacere osservare in quanto tutte legate ad un mercato privato. Cogliere l'attimo, dunque, prima che qualche fortunato collezionista si goda da solo (o con pochi intimi amici) le opere presenti… Le segnalazioni…qui ci sono soprattutto conferme, voci da un passato consolidato che riannoda i fili dell'immagine paesaggistica ligure. L'introduzione è però toccante, con l'inventiva di Pairola, un personaggio davvero particolare, ormai isolato, ma fervido, alchimistico, capace di fondere ceramica e vetro. Da vedere, senz'altro… Tra tutto, poi, ricordiamo i rari paesaggi di Edgar Wood, un britannico che ha capito il colore della Liguria occidentale, un colore caldo, bruciante, suadente, che si riverbera poi nelle realizzazioni di Barli e di Ferracin. Le voci alte ? Eso Peluzzi, con soggetti tratti dalla vita di un tempo che fu e qualche piccolo, ma prezioso contributo di Pompeo Mariani. In fondo fa piacere osservare qualche cosa di Mariani, a prezzi ancora accessibili, il tutto libero di andare di casa in casa, di collezione in collezione.
Da Asplanato, peraltro pure presente da Civiero, a tutti gli altri nominati: ecco dunque definito un proscenio di liguritudine.




 

Lettera sulle arti a Genova - a cura di Sandro Ricaldone      Home      Top      Contact